Pietra Ligure

Pietra Ligure is a comune (municipality) in the Province of Savona in the Italian region Liguria, located about 60 km southwest of Genoa and about 20 km southwest of Savona. As of 31 December 2004, it had a population of 9,101 and an area of 9.7 kmē.[1]

The municipality of Pietra Ligure contains the frazione (subdivision) Ranzi.

Pietra Ligure borders the following municipalities: Bardineto, Boissano, Borgio Verezzi, Giustenice, Loano, and Tovo San Giacomo.


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Guida turistica Pietra Ligure

Pietra Ligure

Pietra Ligure (A Pra in lingua ligure) un comune di 9.144 abitanti della provincia di Savona.


Il comune rivierasco si estende sulla costa per circa quattro chilometri, in corrispondenza della foce del torrente Maremola, fra i comuni di Borgio Verezzi e Loano. Le sue coste sono basse e sabbiose, tipiche della Riviera di Ponente. Dista dal capoluogo circa 31 km.

Il territorio comunale fa parte della Comunit Montana Pollupice.


Storia


Pietra Ligure deve il suo nome all'antico castello che si erge sullo spuntone di roccia esposto a nord-est, dominando la baia, la costa e le colline circostanti. Castrum et Oppidum Petrae, il castello di pietra, costruito nel VII - VIII secolo ed abitato a lungo dai vescovi di Albenga, che nel 1100 ne fecero loro dimora estiva.

I primi insediamenti umani nella zona, risalenti al periodo neolitico, sono attestati dai vari reperti archeologici rinvenuti nelle caverne del monte Trabocchetto (Rocca delle Fene). Tra i vari reperti alcuni attrezzi per la caccia e la difesa, ma anche tracce di focolare.

Altri ritrovamenti, come una tomba a carro riportabile, sono invece databili all'et del ferro e al dominio imperiale romano nella zona.

Furono inoltre ritrovate monete antiche del I e del II secolo, facendo supporre agli studiosi la costituzione di un centro abitato che, dopo il passaggio della via Aurelia verso la Costa Azzurra, acquist maggiore importanza economica grazie al collegamento viario con i maggiori centri romani di Vado Ligure e Albenga.

I Romani dovettero far fronte a una lunga resistenza alla sottomissione da parte degli abitanti della zona (Ingauni - Liguri), che arrivarono ad allearsi con i Cartaginesi nel corso della seconda guerra punica. La sottomissione all'Impero Romano fu definitiva dopo la sconfitta cartaginese del 181 a.C., nella battaglia combattuta presso Capo Caprazoppa, a Finale Ligure.

Durante l'era longobarda cominci a svilupparsi il borgo medievale, intorno al castello gi presente in epoca romana, fra la foce del torrente Maremola e il colle del Trabocchetto. La vicinanza del monte al mare favor la coltivazione dei cereali e degli ortaggi, grazie alla naturale difesa dai venti.

Il borgo, acquistata maggior potenza economica, divenne presto attrattiva feudale dei signori del luogo e della chiesa, come i Marchesi del Carretto e il vescovo di Albenga, ma solo quest'ultimo riusc a dominare il comune rivierasco. Il vescovo si adoper per la ricostruzione del castello, nel XII secolo, e del borgo medievale, di cui restano ancora alcune significative testimonianze. In questo periodo la cittadina si estese verso sud-ovest, dando origine al Borgo Nuovo.

Con atto del 17 dicembre 1385, rogato a Genova, il papa Urbano VI cedette "La Pietra" e le sue Ville, alla repubblica genovese in pagamento dell'aiuto dato dalle galee della repubblica che lo avevano liberato quando si trovava a Nocera, assediato dalle truppe di Carlo II d'Ungheria nuovo re di Napoli (favorevole all'antipapa Clemente VII) La Comunit pietrese retta da un Podest inviato dalla Repubblica comprendeva Toirano, Boissano, Giustenice (dal 1448) Verzi, Ranzi, Borgio e Verezzi.

Pietra rimase fedele a Genova in molte occasioni, tra cui nella guerra del 1625 per il dominio sul Marchesato di Finale Ligure, cedendo i propri uomini all'esercito della repubblica. Ovviamente l'alleanza di Pietra con i Genovesi scaten ribellioni e sommosse nei comuni vicini (fedeli a Finale Ligure), che per vennero contrastate dagli stessi abitanti con tenacia e resistenza. La repubblica genovese ricambi spesso la fedelt aiutando il borgo nello sviluppo economico e difendendolo dagli attacchi delle comunit limitrofe.

Risale al XVII secolo la nuova espansione edilizia lungo la sponda destra del torrente Maremola, che d vita al nuovo quartiere denominato Ajetta (dalla brezza che vi spira), successivamente distrutto durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale e ricostruito nel dopoguerra.

Sempre grazie all'aiuto economico di Genova, il porto di Pietra si sviluppo notevolmente. Da esso partivano infatti bastimenti per gli altri porti mediterranei, favorendo l'industria cantieristica e portuale di Pietra e la creazione di un nuovo quartiere lungo la costa chiamato Marina.

Con il Regno d'Italia, nel 1861, Pietra divenne ufficialmente Pietra Ligure in modo da distinguere il borgo marinaro ligure dalle altre localit con lo stesso toponimo. Nell'Ottocento e nel Novecento, l'attivit portuale avviata da Genova si increment ancora con la nascita dei cantieri navali (1916), tutt'oggi presenti e attivi.


Luoghi d'interesse


Castello
L'antico nome della citt era La Pietra, e faceva riferimento all'imponente macigno che si trova a levante del centro storico, sopra il quale venne costruito il castro romano. Il castello, ingrandito nel periodo delle invasioni barbariche e saracene (VI-IX secolo) era di propriet vescovile. Nel XVI secolo raggiunse le sue attuali dimensioni.


Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di San Nicol [modifica]
La costruzione della chiesa parrocchiale venne decisa per voto dalla Comunit in seguito al miracolo della liberazione dalla peste operata, secondo la leggenda da san Nicola di Bari nel 1525. Tuttavia le discussioni sul luogo dell'edificazione si protrassero fino alla prima met del XVIII secolo.

Grazie all'intervento del colonnello Matteo Vinzoni inviato dalla Repubblica di Genova, venne deciso di costruire l'opera nell'ampio arenile fronteggiante il borgo. Venne scelto il progetto dell'architetto Giovanni Battista Montaldo, che disegn la chiesa ad unica ampia navata coperta da volta a padiglione con 6 cappelle laterali (san Francesco d'Assisi, san Giuseppe, Addolorata, san Isidoro, Assunta e Crocefissione) che vennero completate da nobili famiglie pietresi e due ampie cappelle emisferiche ai lati dell'Altare Maggiore dedicate al Sacro Cuore di Ges e a Sant'Antonio Abate, innalzate dalle due omonime Compagnie. I lavori iniziarono nel 1750 e si protrassero per 41 anni, la Chiesa bench incompiuta e con un solo campanile venne benedetta il 25 novembre del 1791. La lunghezza interna di 56 metri, la larghezza di mt. 27.50 e la navata centrale arriva a 25 metri. Nel 1792 nella chiesa viene installato un pregevole coro in noce scuro proveniente dall'antica cattedrale di Marsiglia che salvato dal rogo, nel corso degli eventi rivoluzionari e acquistato dal comandante di un bastimento pietrese. Con la caduta della repubblica genovese e la successiva invasione francese i lavori vengono sospesi. Nel 1814, al termine della dominazione napoleonica iniziano i lavori di completamento, le prime 3 campane della fonderia Bozzoli di Genova, la facciata, le pitture e decorazioni interne, l'altare maggiore. Nel 1863 viene completata la facciata ed il secondo campanile (a mare), alla sommit del quale, 12 marinai pietresi nel 1878 isseranno il nuovo campanone della fonderia Boero di Genova che nel 1964 verr trasferito nella cella superiore del campanile a monte. La chiesa viene solennemente consacrata l'8 luglio 1891 suo primo centenario. Dal 1986 al 1992 si procede alla realizzazione dei portali in bronzo, dal portone centrale, alle due porte minori della facciata, alla porta laterale opera dello scultore Andrea Monfredini. Nel 1986 - 1987 sul campanile a mare viene installato un carillon di 8 campane in Sol maggiore. In occasione dei festeggiamenti per il secondo centenario di vita nel 1992 viene elevata alla dignit di basilica.


Santuario Nostra Signora del Soccorso
Il Santuario Nostra Signora del Soccorso (Frati Minori Francescani) una delle principali chiese di Pietra Ligure.

Nel XIV secolo nelle paludi del Maremola esisteva una piccola cappella sui cui era dipinta a fresco un'immagine della Vergine con il Bambino. Nel 1548 la Comunit pietrese, a seguito di visioni e miracoli verificatisi nel luogo, decise la costruzione di fronte alla cappella di una nuova e pi ampia chiesa. Il principe Doria chiese alla Comunit di poter costruire nelle vicinanze un convento di frati minori per la gestione della nuova chiesa.

Nel 1608 con mirabile operazione venne staccato dalla Cappella il muro su cui era l'affresco trasferito sul frontone del nuovo altare maggiore in marmo. Nel periodo napoleonico la chiesa venne chiusa, il convento requisito, e i frati allontanati. In seguito si costruirono un nuovo convento sul lato a monte della chiesa. Dal 1969 la chiesa gestita dall'ordine minore francescano divenuta parrocchiale. Tutto il complesso stato restaurato e riportato al semplice stile originario. Il campanile barocco ospita un concerto di 7 campane in Do maggiore.


Antica Chiesa Parrocchiale (Oratorio dei Bianchi)
Dopo che l'antica Pieve posta dietro il castello, intorno alla quale si trovava il cimitero, che era stata consacrata nel 465 da Gaudenzio vescovo di Albenga divenne insufficiente, nell'anno 885 venne consacrato dal vescovo san Benedetto Revelli una nuova chiesa al centro dell'antico borgo murato.

In seguito questo edificio venne ricostruito in stile romanico e consacrato il 13 giugno del 1384. Per molti mesi all'anno diveniva Cattedrale, in quanto i vescovi di Albenga, a causa della malaria che imperversava nelle pianure del Centa, risiedevano nel Castello pietrese. Al suo interno si conservava il trono vescovile che nel 1791 venne trasferito nella nuova Chiesa parrocchiale. L'interno a tre navate diviso da 4 colonne in pietra di Verezzi e due poderosi pilastri uno dei quali regge il tozzo campanile. Nella cella campanaria sono installate due antiche campane, fuse nel 1505, la maggiore delle quali detta del miracolo.

Nel 1791, veniva inaugurata la nuova Chiesa parrocchiale e abbandonata in stato cadente, nel 1796 venne concessa dal Parlamento pietrese alla Confraternita dei Disciplinanti che ambiva a possedere un nuovo Oratorio nel centro del borgo. Da tale data la Chiesa conosciuta come Oratorio della Concezione o dei Bianchi. Chiusa al culto nel periodo della dominazione francese venne riaperta nel 1814 dalla Confraternita che ricostitu il patrimonio distrutto tra cui l'organo a canne Agati-Nicomede e la gest fino al 1975.

Da tale data la Chiesa venne trasformata in Auditorium e locale per mostre, tuttavia in essa si sono sempre celebrate le S. Messe in occasione della Festa del Miracolo (8 luglio) per la ricorrenza dei defunti (2 novembre) e in occasione della Immacolata Concezione (8 dicembre). Ngli anni 2006-2007 stata restaurata completamente nell'interno e nell'esterno vi sono state ricollocate le opere statuarie lignee ed ha ripreso il titolo di antica Chiesa parrocchiale.


Oratorio della SS. Annunziata (Confraternita di S. Caterina V.M. detta dei rossi)
Nel luogo del primo Oratorio della Compagnia dei Battuti o Disciplinanti nel 1481 i Frati Domenicani costruirono una prima Chiesa dedicata alla SS. Annunziata.

Questa Chiesa venne ingrandita tra il 1660 ed il 1683 nelle attuali forme. I frati domenicani che abitavano un primitivo convento posto vicino al campanile, verso i primi del XVIII secolo si trasferirono nel nuovo convento sito nell'attuale Via Garibaldi.

La Chiesa rimase aperta fino al 1789, quando le leggi della Repubblica Ligure ordinarono la soppressione dei conventi, quindi allontanando i frati. Nel 1809 dopo essere stata trasformata in deposito, venne concessa come Oratorio alla Confraternita della Morte e Orazione che vi trasfer i suoi arredi ed il culto di Sant'Anna e Santa Lucia.

Sul finire del XIX secolo la chiesa venne completamente restaurata, sia internamente che esternamente, dalla nobildonna pietrese Carlotta Bosio Regina; venne dotata di orchestra e organo a canne del celebre organaro Trice di Genova. Nel 1979 stata concessa come Oratorio alla Confraternita di Santa Caterina V.M. che vi conserva la statua della titolare opera del 1858 dovuta allo scalpello del genovese Paolo Garaventa e i grandi Cristi processionali.

In apposita nicchia si venera il pregevole gruppo statuario processionale della Madonna del Rosario attribuito al famoso Anton Maria Maragliano di Genova, (portato in processione la prima domenica di ottobre) nell'abside una grande icona del 1593 che raffigura l'Annunciazione di Maria, attribuita al Brandimarte di Lucca. Il gotico campanile ospita una campana del 1529.


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